giovedì 6 gennaio 2011

Recensione GranTurismo 5

di Michele Bertoni

Dopo quasi  5 anni di sviluppo e dopo altrettanti rinvii di uscita del gioco sono lieto di annunciarvi che Gran Turismo 5 è finalmente uscito. Sicuramente ora starete già immaginando all’immensità del gioco, alla vastità di numero di veicoli, alla magnificenza dei circuiti e delle location… STOP! Basta sognare! Va bene GT5 è un vero capolavoro e ha più di 70 circuiti, ma le auto recenti (ultimi 3 anni) sono al massimo una trentina su più di 1000 macchine. Se poi consideriamo che le Nissan nel gioco sono 5 volte tanto il numero delle auto recenti, ho detto tutto… Mancano auto di spessore come le varie Alfa MiTo, Fiat Punto Abarth, le Volkswagen Golf degli ultimi 4 anni e molte altre che non vi elenco per non farvi annoiare. Un’altra problematica relativa alle macchine è generata dal fatto che solo 1/5 delle auto sono premium, ovvero che si possono danneggiare, che si può utilizzare la visuale interna e che hanno una grafica superiore. Inoltre le auto standard non sono presenti nel concessionario delle auto nuove, ma solo in quello degli usati. A parte questa incredibile confusione che quelli di Poliphony hanno fatto riguardo alle auto, il titolo è veramente favoloso, “The real driving simulator” come recita il logo. Le gare sono organizzate in maniera eccellente, in modalità carriera è presente una lobby da cui è possibile comandare tutto. C’è la possibilità di potenziare le nostre macchine sia esteticamente che a livello di componenti. Dulcis in fundo sono presenti anche i Go Kart, le auto da Rally e da Nascar ufficiali e un editor di tracciati strepitoso. C’è solo una cosa che nel gioco non ha senso: la modalità B-Spec. Mentre la modalità A-Spec è quella in cui siamo noi dalla parte della guida, la modalità B-Spec ci rende manager e capo meccanico allo stesso tempo, quindi con la possibilità di dare ordini al pilota. Purtroppo il pilota è a dir poco stupido. Con una Bugatti Veyron 16.4 da 1213 cv per 1100 kg di peso in un evento che si svolge contro auto utilitarie come al Suzuki Swift, adesso qualcuno mi deve spiegare come diavolo si fa ad arrivare terzi… No, il pilota non è parente di Rafa Benitez e non è neanche un bambino di 3 anni. Il fatto è che l’IA in alcuni casi diventa IAS, Intelligenza Artificiale di uno Scimpanzé, tanto da fare kilometrici tamponamenti a catena dopo che qualcuno davanti agli altri frena bruscamente. Giustamente le macchine coinvolte nell’incidente ne escono senza un danno, neanche minimo, alla carrozzeria. E qui tocchiamo un altro punto dolente: i danni. I danni sono a dir poco inesistenti, dato che se sbatterete a 450 all’ora con al solita povera Bugatti contro il muro di un anfiteatro  nella pista di Roma, non vi accadrà nulla.
Ora voi penserete che questo gioco sia una schifezza. Be’ io appena avevo visto la lista definitiva delle auto del gioco volevo fare una recensione negativa del gioco, ma dopo averlo provato mi sono ricreduto. GT5 ha un qualcosa di esaltante, divertente e coinvolgente, a prescindere da che macchina si stia usando e dal tipo di incidente per cui adesso stia compilando al constatazione amichevole. Questo qualcosa è una meccanica di gioco senza paragoni e una fluidità quasi perfetta. Dunque il mio voto sarà molto più che positivo.
Innovazione 8
Tante belle novità, ma troppe auto prese da GT4
Giocabilità 10
Eccellente giocabilità, nient’altro da dire.
Grafica 9
Tracciati e auto premium ricreati alla perfezione 
tanto da farli sembrare veri          
Sonoro 8,5     
Rombo dei motori buono e vasta gamma di selezione musicale (oltre alla possibilità di aggiungere i nostri brani)
Longevità 9,5     
Modalità carriera veramente lunghissima e rigiocabilità elevata         
Globale 9        
Veramente un ottimo titolo, peccato per le imperfezioni, che verranno presto sistemate  tramite aggiornamenti periodici. Per il resto se amate le auto e le  corse, questo è un gioco da avere  assolutamente. GT5 ci ha fatto aspettare per qualche anno, ma in fondo il prodotto che ne è uscito è di altissimo livello. “Chi va piano va sano e va lontano”.

Alfa 147 GTA a Roma


 












Ferrari 458 Italia a Siena




















Fiat 500 a Kyoto



















Fiat 500 ispirata alla  vettura di Lupin a Tokyo



















Dodge Challenger a  Lucerna
















Altre immagini di GranTurismo 5 QUI

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