giovedì 28 aprile 2011

PSN offline: attacco hacker o mega pasticcio Sony?


E' ormai di dominio pubblico che il nostro amato Playstation Network, che ci permette di giocare gratuitamente online con la nostra PS3, è offline da omai una settimana. Ciò che però è ancora sconosciuta è l'origine del problema. Sony ha dichiarato apertamente che si è trattato di "un attacco illegale esterno" -cito testualmente le esatte parole della casa nipponica- organizzato da un gruppo di hacker esperti.
Io non mi trovo della stessa opinione della multinazionale giapponese e ora vi esporrò la mia personale teoria, di cui voi potrete essere d'accordo o meno.

Innanzitutto non vi è ancora stata alcuna rivendicazione da parte di gruppi o hacker singoli, perciò dovremmo già avere qualche dubbio. Proprio come i terroristi che tanto terrorizzano il mondo occidentale oggigiorno, così gli hacker, soprannominati anche terroristi informatici per l'appunto, rivendicano sempre i propri attacchi. Non ci sarebbe proprio gusto a fare un super colpo a una mega industria come Sony senza poi dire "Sono stato io, guardate come sono bravo!". A questo, però, punto rimarrebbero comunque in auge le ipotesi di un attacco comandato da un azienda che compete con Sony. Microsoft, per esempio, ha guadagnatomolto da questo attacco, poichè molti indecisi sono probabilmente passati al colosso americano. Be' penso di escludere con certezza anche questa ipotesi poichè se questa ipotetica azienda che attacca il PSN avesse voluto stare maggiormente al sicuro avrebbe pagato il gruppo hacker incaricato dell'attacco per rivendicare l'attaco. Inoltre se, sempre quest'ipotetica azienda, fosse stata scoperta avrebbe rischiato migliardi di dollari di multe e altre cause legali che l'avrebbero definitivamente stroncata.
Un altro motivo per cui sono certo che Sony abbia fatto un pasticcio è il seguente: forse non tutti lo sanno ma tutte le maggiori società che operano in campo informatico e in particolare sul web fanno un continuo salvataggio di tutti i dati che circolano in modo che se ci fosse un problema sarebbe bastato ricaricare l'ultimo "salvataggio". Sì, proprio come un videogame, se si "perde o si viene uccisi" si può ricaricare dall'ultimo checkpoint e ricominciare come se nulla fosse accaduto. A  una condizione: se si può avere accesso al sistema. Quello che temo è che ci sia stato un problema interno talmente grave che gli sviluppatori non riescano più accedere ai dati. A testimoniare la mia tesi c'è la seguente dichiarazione di Sony:
Nonostante tutte le informazioni relative alle carte di credito archiviate nei nostri sistemi siano criptate e non vi sia prova al momento attuale che siano stati sottratti dati delle carte di credito, non possiamo escludere questa possibilità.
 Se si ha accesso al sistema si ha anche la possibilità certa di sapere se i file criptati siano stati violati, proprio perchè l'apertura di unodi uesti file da un sistema esterno a quelli Sony comporterebbe il definitivo decriptamento del file. Un altro passo falso di Sony è stato proprio il troppo interesse della casa giapponese nei confronti dei dati personali del'utente, quando in realtà ci sarebero molti altri dati che contengono segreti aziendali da decine di miliardi di dollari ciascuno.
Infine ci sono le dichiarazioni del gruppo hacker Anonymous, accusato da Sony di aver compiuto l'attacco, in cui veri e propri esperti informatici affermavano che era tutta colpa del colosso nipponico.
Nonostante tutto farei un grosso grazie a Sony che ci offre un servizio gratuito per giocare online, in anni in cui pure l'aria che respiriamo è come se venisse pagata.

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