giovedì 6 gennaio 2011

FIFA11 vs PES2011



di Michele Bertoni

Inizia di nuovo il campionato e, come ogni anno, ecco uscire i due videogiochi di calcio per eccezione: FIFA e PES, che dal lontano 2000 ogni anno scatenano in noi la fatidica domanda: “Compro FIFA o compro PES?”.  A questo punto interviene questa strana recensione di due titoli simili in un solo articolo, che vi risolverà gli eventuali dubbi che vi dividono dall’acquisto di uno di questi due videogames.
Partiamo prima di tutto delle innovazioni: capirete bene che senza novità due giochi che ogni anno trattano sempre della stessa salsa non possono tirare assolutamente avanti.
Sia EA che Konami, le due case produttrici, hanno integrato un nuovo sistema di passaggi che, una volta padroneggiato, ci permette di  far girar palla in una maniera impressionante. Purtroppo PES si ferma qui con le migliorie annuali, mentre FIFA va ben oltre: quei gran geni di EA sono riusciti a capire che in una partita di calcio esistono anche i portieri e perciò è giusto poterli comandare in modalità professionista, proprio come comandate l’attaccante. Siete soddisfatti di queste novità? Sappiate che siamo ancora all’inizio! Sono stati infatti aggiunti:
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 il Personality+, che rende ogni giocatore unico nel suo genere: questa funzionalità, infatti, ricalca al meglio il comportamento e la personalità del calciatore reale e li trasferisce in quello con cui state giocando.
- il calciatore virtuale: un calciatore che partirà con delle caratteristiche calcolate dal computer in base alla statura e al peso, che poi dovrete far salire mediante il completamento di alcuni obiettivi che faranno aumentare una specifica abilità in base al tipo di sfida (finalizzazione, potenza, corsa, resistenza e così via).
- la modalità carriera, che vi permette sia di iniziare come calciatore per poi diventare allenatore che partire direttamente da allenatore o  essere un allenatore-calciatore, ovvero, allenare sia la squadra che scendere in campo con il vostro portentoso calciatore virtuale.
- Creation Centre, che vi permette di creare la vostra squadra e i vostri calciatori direttamente dal computer, per poi scaricarli su console (il processo è molto meno complicato di quello che sembra perché sarà tutta una procedura automatica. In questo modo potrete usare non solo voi la squadra, ma chiunque lo desideri e se avete più console con FIFA 11 dovrete creare la squadra solo una volta.
- Ultimate Team, modalità scaricabile gratuitamente dallo store, che vi permette di  aprire delle bustine di figurine, all’interno delle quali troverete calciatori e altri oggetti da schierare in campo nella vostra super squadra.
-Tante altre piccole modifiche che non sto qui a elencare.
L’altra caratteristica necessaria per un videogioco è la giocabilità: la giocabilità non è solo la semplicità e l’intuitività dei tasti, che non sono mai cambiati ne dall’una né dall’altra parte ma soprattutto il modo in cui il giocatore e l’IA (Intelligenza Artificiale) del computer e del portiere rispondono al nostro comando. Se con FIFA la giocabilità è a livelli di precisione maniacale, non si può dire la stessa cosa di PES: l’IA del portiere è a dir poco oscena e spesso i giocatori rispondono in modo errato o non rispondono proprio ai vari comandi di passaggio, tiro e cross, soprattutto se questi comandi sono stati inviati mediante la pressione di due o più tasti. Per quanto riguarda l’IA dell’intera squadra, FIFA 11 e PES 11 rimangono sugli stessi livelli.
Passiamo alla longevità. Ovviamente i due titoli in questa categoria si equivalgono. Forse la spunta ancora una volta FIFA per il maggior numero di modalità, ma è decisamente questione di poco tempo.
Infine arriviamo alle due caratteristiche che vanno un po’ a braccetto: grafica e sonoro. Appena accenderete PES vi ritroverete davanti una favolosa schermata principale, ricca di colori e di movimento. Potreste stare lì a fissarla per ore, data l’obbrobriosità della grafica del resto del gioco. Anche FIFA può fare molto meglio dal punto di vista della grafica, ma se non altro è certamente accettabile: mai una perdita di frame e mai pixel che schizzano sull’asse z (fidatevi che in PES 11 succede e anche spesso …).
Per quanto riguarda il sonoro i due videogiochi si equivalgono: se con FIFA possiamo mettere i cori che vogliamo e le canzoni che più ci piacciono, proprio il caricamento di queste dall’hard disk porta ogni volta a uno stop di 5-7 secondi dell’audio. PES d’altra parte ha forse più canzoni nella playlist e una telecronaca più varia, ma manca delle due features che invece dispone FIFA. Per quanto riguarda la telecronaca del gioco sviluppato da EA Sports, avremo a che fare con la solita cantilena che dopo 5 partite saprete già a memoria; inoltre Bergomi rimarrà spesso zitto, tanto da non presentarsi più all’inizio della partita: lascerà questo privilegio a Fabio Caressa. Un po’ delusi da ciò? Io la guardo in questo modo: meglio un Beppe Bergomi poco loquace che un Salvatore Bagni strimpellatore che dopo poche partite vi costringerà a metter il volume della telecronaca a -10.
Riepilogo generale:
FIFA 11
- Innovazione: 9.5
- Giocabilità: 9.5
- Longevità: 9.5
- Grafica: 8.5
- Sonoro: 8
- VOTO GENERALE: 9.5
- Commento: Se questa non è perfezione, di sicuro gli manca poco a raggiungerla.
PES 11
- Innovazione: 5.5
- Giocabilità: 6
- Longevità: 9
- Grafica: 7
- Sonoro: 8
- VOTO GENERALE: 7
- Commento: Konami doveva risollevarsi dalla catastrofe dell’anno scorso. Diciamo che questo è un piccolo passo per tornare ai livelli di una volta.

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