martedì 8 febbraio 2011

Il bolide dei tuoi sogni


 Spesso il confine tra realtà e finzione è ben distinto. Altre volte, invece, potrebbe assottigliarsi a tal punto da scomparire. Solitamente i videogiochi di auto, o simulatori di guida se preferite, sono i più vicini alla realtà fra tutti i giochi. GT5 ha voluto fare uno strappo alla regola inserendo nel suo vastissimo garage un'auto, o per meglio dire l'auto, con 1556 cv (1509 la versione meno bella) e 545 kg di peso; possibilità di fare curve a più di 400 km/h e di eseguire frenate pressochè istantanee. Nome? Red Bull X2010
-Un'auto così non esiste nella realtà e non potrà mai esistere- penserete voi.
Sul fatto che non esiste ancora sono d'accordo, ma invece riguardo alla seconda affermazione nutro ancora qualche dubbio, ma sono propenso a dire che il progetto del prototipo Red Bull è plausibile. Il motivo è semplice: la belva è una fan-car, non un'auto-ammiratore, come potrebbe pensare un italiano, ma un veicolo che sfrutta una tecnologia preesistente: lo sfruttamento di una o più ventole poste sotto la scocca dell'auto che crea una deportanza tale che la macchina perde gran parte del peso. Un principio simile è quello che permette il funzionamento degli Hovercraft, i più famosi e sicuri mezzi di trasporto anfibi mai creati. Contemporaneamente agli Hovercraft è nata la prima fan-car della storia: la Chaparral 2J del '70, seguita a ruota, o a ventola per rimanere in tema, nel '78 dalla BT46B. Entrambe le auto furono bandite dalle competizioni perchè troppo veloci rispetto agli altri concorrenti. Ma questa è tutta un'altra storia.
La X2010 è nata da una collaborazione tra Poliphony Digital e Red Bull, il tutto sotto un'attento sguardo di Mr. Yamauchi. Red Bull ha impiegato il suo uomo migliore, Adrian Newey, uno dei migliori esperti di aerodinamica del mondo, per per soddisfare il capriccio di Yamauchi.
Ma adesso la domanda che appare spontanea è: questo bolide si può fare o no?
Osservando il seguente schema della deportanza e i dati sottostanti io penso proprio di sì:

































Specifiche della deportanza della Red Bull Prototipo X2010
Cerchiamo di calcolare l'accelerazione G della Red Bull Prototipo X2010 a 300 km/h dal carico totale delle gomme e il loro coefficiente di attrito.

Il carico totale delle gomme della  Red Bull Prototipo X2010a 300 km/h è di 1142,7 kgf su quelle anteriori e 1432 kgf su quelle posteriori. Il coefficiente di attrito delle gomme è μ = 1,97. Da questi dati, è possibile determinare che la massima aderenza in curva delle gomme è 5073 kgf. Dividendo questo valore per il peso fresco della Red Bull X2010 che è di 615 kg si ottiene 8,25, che corrisponde alla massima accelerazione in curva della Red Bull Prototipo X2010.

8,25 G è un'accelerazione che supera di gran lunga quella percepita durante il lancio di uno Shuttle ed è più o meno la stessa di un jet da combattimento con i reattori a tutta potenza. Questo valore è al limite di quanto possa sopportare un corpo umano.

Calcolo test: accelerazione G in curva a 300 km/h
Carico totale gomme: 2575,6 kgf (asse anteriore 1142,7 kgf + asse posteriore 1432,9 kgf)
Coefficiente di attrito delle gomme: μ = 1,97 (base μ = 2,16, il modello calcola una riduzione d'efficienza al 91,5% sotto alto carico)
Aderenza in curva delle gomme: 5073,9 kgf
Accelerazione in curva: 8,25 G (= 5073,9 kgf / 615 kg)
(L'immagini e i dati sono stati forniti dalla stessa Poliphony Digital)

Calcoli veramente minuziosi, che spero non vengano sprecati. Chissà se tra qualche anno ci sarà una nuova auto più veloce del mondo, che batterà di gran lunga le altre. E chissà se sarà proprio questa: capolavoro di ingegneria nata come progetto per un videogioco. Il videogioco di auto più bello del mondo.






















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